La Cgil di Roma e del Lazio, la Cisl Roma Capitale Rieti e la Uil del Lazio si sono raccolte oggi in un presidio a piazza San Silvestro per chiedere l’interruzione della vendita di armamenti al regime autoritario di Al-Sisi, verità e giustizia per Giulio Regeni, libertà e giustizia per Patrick Zaki.
L’appuntamento romano è l’ultimo della serie di iniziative della mobilitazione #StopArmiEgitto della Rete italiana Pace e Disarmo, che ha visto coinvolte molte città italiane e a cui le organizzazioni sindacali territoriali hanno aderito.
I sindacati, insieme alle cittadine e ai cittadini e alle associazioni presenti, hanno rivendicato il rispetto dei diritti umani e delle libertà d’espressione e di associazione in Egitto e in ogni altro Paese.
“Al governo italiano – sottolineano Cgil, Cisl e Uil – chiediamo il richiamo dell’Ambasciatore italiano dall’Egitto, la cancellazione degli accordi di cooperazione e vendita di armi con il regime di al-Sisi e che vengano accantonate tutte le ipotesi di futuri contratti militari. All’Unione Europea e ai suoi stati membri chiediamo invece di essere coerenti con i principi e i valori che stanno alla base delle nostre democrazie condizionando accordi e cooperazione al rispetto dei diritti umani e di non derogare o barattare questi principi con interessi di parte”.
21 dicembre 2020