È terminata l’iniziativa online riguardante il futuro dell’ex nosocomio Forlanini, promossa dalla Camera dal lavoro della Cgil insieme alla Cgil Roma e Lazio. Il sindacato da tempo è in prima linea per rivendicare una struttura che da anni è stata tolta alla sanità pubblica. Inevitabilmente sul Forlanini “critichiamo negativamente l’amministrazione Zingaretti”, ha dichiarato Natale di Cola della segretaria regionale Cgil Roma e Lazio. “Dopo anni di tagli al pubblico è necessario restituire un servizio ai cittadini, rilanciare la sanità pubblica anche attraverso un rilancio dell’ex ospedale”, ha spiegato Di Cola. Al dibattito oltre a di Cola, hanno partecipato dalla segreteria generale Cgil Roma Centro Ovest Litorale, Donatella Onofri, Adele Cacciotti, dalla segreteria generale Spi Cgil Roma Col e Luisa Stendardi, coordinatrice Forlanini proprietà pubblica e bene comune. Non sono mancati interventi del mondo politico come i presidenti del Municipio Roma XI e del Municipio Roma XII, Gianluca Lanzi ed Elio Tomassetti, e della consigliera regionale della lista Civica Zingaretti Marta Bonafoni.
I sindacalisti hanno rivendicato l’accordo con la Regione Lazio risalente al 2020 e che oggi ancora non ha dato i suoi frutti. Nello specifico i sindacalisti per il Forlanini chiedono: l’apertura di una Rsa pubblica, l’apertura di una Casa della Salute, un Polo didattico, delle attività sociali e culturali con l’utilizzo di spazi interni (teatro e sale diverse) e esterni, l’allocazione dell’Agenzia europea per la ricerca biomedica e un polo della ricerca pubblica in campo sanitario. “Il Comune di Roma deve avere un ruolo attivo e propositivo nei confronti della Regione Lazio”, ha affermato Donatella Onofri. “Auspichiamo ad una ripresa, ma l’auspicio da solo non basta. La Regione deve dare un segnale chiaro. Occorre capire se il progetto per il rilancio del Forlanini sia condiviso e quali misure possiamo trovare e sostenere per dare alla portata della città di Roma”, ha proseguito Onofri. In un momento storico come questo in cui l’Europa ha varato il Piano nazionale di ripresa e resilienza, “non capiamo perché il Forlanini non viene inserito nei progetti del Pnrr, in ipotesi di lavoro e progettualità che lo mettano in condizioni di essere restituito al pubblico”, ha spiegato Adele Cacciotti. “È necessario non perdere questa occasione”, ha concluso Luisa Stendardi.