Cgil, Regione Lazio modifichi manovra di bilancio, rischio aumento tasse per redditi più bassi

A seguito dell’audizione delle parti sociali in commissione Bilancio alla Regione Lazio, secondo il sindacato Cgil di Roma e del Lazio, sono state confermate le “preoccupazioni su un aumento delle tasse per i redditi più bassi dovuto alle scelte della giunta Zingaretti” e “presenti nella proposta di bilancio di previsione della Regione Lazio”. In una nota la Cgil spiega che “la proposta di bilancio regionale prevede infatti una diminuzione sia della spesa corrente, sia di quella in conto capitale e a una prima lettura appare non adeguata per superare le diseguaglianze implementate dalla emergenza pandemica e dare impulso a un nuovo modello di sviluppo nella nostra regione. Il taglio alla spesa corrente – secondo il sindacato – è quasi totalmente legato alla decurtazione per oltre 200 milioni del Fondo Regionale taglia tasse che per il 2021 era di 340 milioni. Reputiamo grave che su questo tema non ci sia stato finora nessun confronto – sottolineano dalla Cgil di Roma e del Lazio – e non ci sia stata nessuna disponibilità a lavorare congiuntamente per modificare la proposta di bilancio che andrà in discussione nei prossimi giorni in aula. In audizione, abbiamo chiesto che vengano aumentate le risorse per finanziare il fondo ed evitare che nel 2022 si registri un aumento delle addizionali per i redditi da lavoro e da pensione fino a 35 mila euro”.

Sulle politiche di bilancio quindi per la Cgil di Roma e del Lazio l’ente regionale compie “una scelta sbagliata che non trova nessuna giustificazione, anche alla luce della fuoriuscita della Regione Lazio dal commissariamento della sanità. Quest’anno, dopo dieci anni di attesa, ci aspettavamo che le addizionali venissero ridotte, sicuramente non aumentate. Ricordiamo che il Lazio ha le aliquote addizionali regionali più alte d’Italia: un reddito di 28 mila euro nel Lazio pagherà cosi’ il 2,73 per cento di addizionale regionale contro l’1,23 per cento del Veneto, l’1,43 per cento della Toscana, l’1,58 per cento della Lombardia, con una maggiore tassazione che potrebbe arrivare fino a 250 euro in più l’anno. In audizione – sottolinea il sindacato nella nota – abbiamo ribadito come sia inaccettabile aumentare la pressione fiscale dei redditi più bassi in un momento così delicato per il Paese e in particolare in concomitanza di un importante aumento del costo della vita. Ci aspettiamo che la giunta torni sui propri passi aprendo il confronto con le organizzazioni sindacali e rivalutando una scelta che rischia di creare una spaccatura profonda nel rapporto con le lavoratrici e i lavoratori, le pensionate e i pensionati. Nelle prossime ore – concludono dalla Cgil – chiederemo un impegno anche alle forze politiche del consiglio regionale affinché intervengano per modificare la manovra e non avallino questa scelta sbagliata che colpirà le fasce più deboli della popolazione”. (Com) © Agenzia Nova – Riproduzione riservata