Diritti, Cgil Roma Lazio: sabato orgogliosamente di nuovo in piazza nella Capitale

“Il Roma Pride ci sarà e noi ci saremo”. Lo dicono Eugenio Ghignoni, segretario della Cgil di Roma e del Lazio e Diana Agostinello, dell’Ufficio Nuovi Diritti Cgil Roma e Lazio.

“Sabato 26 giugno, alle ore 17, a Piazza Vittorio Emanuele II, si concentrerà il popolo del Roma Pride dopo un anno di pausa forzata a causa della pandemia. Sì il popolo del Pride perché si tratta innanzitutto di una manifestazione popolare nel senso più nobile del termine. Una manifestazione colorata e inclusiva di tutte le persone che vi si riconoscono a prescindere dalla nazionalità, età, censo per non dire orientamento sessuale o identità di genere; una manifestazione molto sentita da giovanissimi, giovani e meno giovani che aspettano questo appuntamento come fosse una festa”.

“Una festa in cui ci si sente liberi di esprimere se stessi – aggiungono i sindacalisti – senza sentire il peso del pregiudizio o dello stigma che ancora troppo spesso colpisce, a volte in maniera violenta, chi per qualche assurda ragione appare negli occhi di chi lo guarda, diversa o diverso e non conforme ad una presunta “normalità”.

Una piazza rivendicativa di diritti ancora negati alla comunità Lgbtqia+. Il 2020 è stato l’anno terribile della pandemia sanitaria, che ha portato con sé crisi economica e sociale colpendo tutte e tutti, aumentando le diseguaglianze già esistenti nella nostra società; che ha visto donne e giovani pagare un prezzo altissimo in termini economici e di libertà. Un anno in cui anche altre persone hanno vissuto difficoltà e disagi che spesso non rientrano nelle statistiche: famiglie omogenitoriali che non si sono visti riconosciuti i congedi parentali per i figli; persone in percorso di transizione che hanno avuto difficoltà ad essere assistite dal Ssn perché le priorità erano altre; persone trans recluse che non hanno potuto proseguire con costanza la terapia ormonale con evidenti problemi fisici e psicologici; sex workers che come ogni lavoratore o lavoratrice al nero, non ha potuto esercitare la proprio attività ed è andata ad accrescere il numero delle persone bisognose di sostentamento alimentare”.

“Il 2020 è stato anche l’anno in cui il disegno di legge di contrasto all’omolesbobitransfobia, all’abilismo e al sessismo, noto come Ddl Zan è stato approvato alla Camera, in seguito ostacolato in commissione giustizia del Senato e che tanto anima il dibattito pubblico, politico e “confessionale” ancora in questi giorni. La comunità gay, lesbica, trans, bisex, intersex insieme a tutte le altre soggettività e tante voci della società civile, della politica e della Cgil, continuano a chiederne l’approvazione urgente al Senato senza alcuna modifica”.

“Il 2020 è stato l’anno in cui il Roma Pride non c’è stato per evidenti ragioni. Ma finalmente, sabato 26 giugno il popolo del Roma Pride si ritroverà in strada, ancora con le mascherine e con il distanziamento, senza carri e camion a motore, ma felici di potersi guardare negli occhi e manifestare orgogliosamente per chiedere tutti i diritti che ancora gli sono negati. La Cgil di Roma e del Lazio ci sarà”.

24 giugno 2021