“A un anno dal primo Dpcm che decretava la chiusura di cinema e teatri, torniamo in piazza chiedendo che si ricominci a fare spettacolo lavorando in sicurezza”. Fabrizio Micarelli, segretario regionale Slc Cgil, annuncia così il presidio delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo, indetto da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, che si terrà domani, a partire dalle ore 10, davanti al Teatro dell’Opera di Roma e a cui parteciperanno il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, il segretario generale della Cgil regionale Michele Azzola, oltre alle segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil.
“Il settore dello spettacolo è stato il primo a essere chiuso ed è quello che maggiormente sta pagando la crisi dovuta alla pandemia di Covid-19. Se non si interviene tempestivamente con provvedimenti strutturali abbandonando la logica dei bonus, il 2021 sarà un altro anno drammatico per migliaia di lavoratrici e lavoratori sia sul versante occupazionale che del reddito”.
“Domani chiederemo alle istituzioni nazionali e locali una ripartenza in sicurezza, con una programmazione adeguata e un maggior investimento di risorse economiche da destinare al lavoro, oggi ancora insufficienti e mal ripartite. Non è più rinviabile una seria riforma che dia diritti, tutele, regole e dignità al settore, assicuri il rispetto e il rinnovo dei contratti nazionali, alcuni dei quali fermi ormai da anni, e affronti con strumenti adeguati le piaghe del lavoro nero e del lavoro precario. Sarà la ripartenza e un diverso approccio la sfida più difficile da affrontare in questo settore con l’obiettivo che nessuno rimanga escluso”.
“La cultura è democrazia, relazione, libertà, partecipazione e sviluppo. E’ un bene comune, da salvaguardare e sostenere”.
22 febbraio 2021