“Il futuro di Roma Metropolitane resta del tutto incerto anche dopo i lavori delle commissioni consiliari congiunte Mobilità e Bilancio di Roma Capitale che non hanno per nulla fugato le nostre preoccupazioni. Non è stato fornito un cronoprogramma dettagliato e il futuro dei progetti da implementare (appalti, adeguamento alle norme antincendio linee A e B, prolungamento oltre Piazza Venezia della linea C, linea D, corridoi della mobilità, progetti PUMS) e di conseguenza il futuro dei lavoratori non è stato chiarito”. Lo dicono la Cgil di Roma e del Lazio, la Cisl di Roma Capitale e Rieti, la Uil del Lazio e le relative categorie dei trasporti.
“I bilanci di Roma Metropolitane non sono stati approvati, il contratto di servizio in scadenza prevede ancora un taglio alle risorse del 40% da parte del Comune, molti tecnici sono andati via e altri, da impiegare in posizioni chiave, non sono stati formati e in liquidazione non è possibile assumere. I debiti fuori bilancio, che la tesoreria deve pagare per legge, arrivano a 39 milioni, tutti derivati da contenziosi che potevano, e dovevano, essere risolti già parecchi anni fa con accordi molto meno onerosi per la PA”.
“A questo si aggiungono le nostre preoccupazioni per gli esuberi di personale dichiarati giorni fa, che non sono rientrati, e per i conti ancora pignorati, con l’incognita per i dipendenti di non percepire, ancora una volta, gli stipendi. Tante buone intenzioni e belle parole ma nessuna azione concreta che sia riuscita ad allontanare i timori nostri e dei lavoratori”.
“Senza la struttura e le professionalità presenti in Roma Metropolitane non si potrebbero predisporre altri progetti, neppure quelli tanto propagandati con il Recovery Fund, e forse arriveremmo anche alla chiusura delle linee della metropolitana esistenti per mancato adeguamento alle norme antincendio. Su questi temi avevamo dato l’allarme già mesi fa ma oggi tutte le nostre peggiori previsioni sono state confermate degli stessi uffici del comune”.
“Se entro il 31 dicembre 2020 Roma Capitale non metterà in sicurezza l’azienda con l’approvazione delle delibere per i pagamenti dovuti, dei bilanci 2016-2017-2018-2019, del piano industriale di risanamento e il nuovo contratto, Roma Metropolitane passerà dalla liquidazione, cosiddetta, controllata a un fallimento pressoché sicuro, con un drammatico blocco dei vecchi e dei nuovi lavori strategici per la mobilità di Roma e con la perdita del posto di lavoro per 145 lavoratori. Ecco perché le nostre preoccupazioni non sono per nulla diminuite e vogliamo tenere alta l’attenzione anche su questa vicenda. Il nostro obiettivo è quello di garantire un futuro ai lavoratori, all’azienda e al diritto alla mobilità dei cittadini e dei pendolari di Roma”.
11 novembre 2020