Primo Maggio. Sindacati Roma e Lazio: donne e lavoro priorità nella Fase 2

La consigliera di Parita’ della Citta’ metropolitana di Roma Capitale e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Roma e del Lazio, in occasione del 1 maggio 2020, Festa dei Lavoratori e delle Lavoratrici al tempo dell’emergenza Covid-19, esprimono preoccupazione per il disconoscimento del lavoro femminile nell’auspicata ripresa produttiva del Paese. “Donne e lavoro, e’ questo il binomio che dobbiamo pretendere entri a far parte dell’agenda di governo- si legge nella nota congiunta della Citta’ Metropolitana di Roma Capitale e delle sigle di Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Roma e del Lazio- con il Decreto Cura Italia sono state concepite due misure di sostegno per le donne che lavorano, il bonus baby sitting o in alternativa l’estensione del congedo parentale, con una sostanziale perdita di salario del 50%. Meglio sarebbe stato renderle integrabili e modulabili tra loro. Con la Fase2 e la ripresa delle attivita’ produttive dal 4 maggio, e la contestuale chiusura delle scuole fino a settembre, la stragrande maggioranza delle lavoratrici, in mancanza di reali possibilita’ di conciliare il lavoro con i figli, sara’ costretta a dover scegliere tra lavoro e famiglia e come purtroppo accade saranno le donne a rimanere a casa. Infatti, tradizionalmente, sulle donne, nei momenti di regressione, si scaricano compiti e ruoli di supporto alle criticita’ sia familiari che sociali. La nostra battaglia sul divario retributivo di genere continua e non dobbiamo permettere che le donne che sappiamo guadagnare meno siano costrette a sacrificarsi, a dimettersi o a richiedere aspettative non retributive. E’ una battaglia sociale e culturale che responsabilmente deve vedere equa distribuzione tra uomini e donne nel lavoro e nella cura della famiglia”. “Diversamente tali disuguaglianze- si legge ancora nella nota- gia’ fortemente critiche negli anni passati, continueranno ad ostacolare lo sviluppo economico del nostro Paese e del nostro territorio. Dai dati sul lavoro delle donne nella nostra Regione e sull’effetto degli ammortizzatori sociali richiesti e messi in campo dal DL Cura Italia, sappiamo che le domande di CIGD, aggiornate a meta’ aprile, hanno interessato 142.117 lavoratori di cui 66.475 uomini e 75.642 donne. Le aziende interessate da 0-5 dipendenti, spesso al femminile, sono pari al 92,5%. Infine le domande per Provincia in termini percentuali vedono Roma al primo posto con il 75,8%, seguono Latina 9,5%, Frosinone 7,9%, Viterbo 4,5%, Rieti 2%. Non possiamo accettare che le donne siano, nel 2020, relegate nelle quattro mura domestiche e non solo perche’ le mura domestiche non sono per tutte sicure (aumento della violenza di genere) ma perche’ e’ un passo indietro nella storia. E’ giunto il momento di programmare un confronto nel merito con le istituzioni locali per trovare soluzioni condivise che concilino i diritti delle lavoratrici e il diritto alla salute”, cosi’ hanno dichiarato congiuntamente.

(Fonte agenzia DIRE) Roma, 30 apr.