Per la Fiom Cgil di Roma e del Lazio “non è vero che la pandemia che sta colpendo anche il nostro paese ci rende tutti uguali, anzi. Questa crisi ci sta aumentando le disuguaglianze e chi è già in condizione di difficoltà rischia di pagarla più di tutti. Come è il caso degli operai costretti a lavorare senza che venga osservato neppure il minimo livello di sicurezza. Ancora una volta è il profitto a decidere della vita delle persone, delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Il sindacato chiede quindi a Gerarda Pantalone e a Virginia Raggi, rispettivamente prefetto e sindaco di Roma “assieme a molte associazioni e avvocati impegnati nel sociale, di sospendere gli sfratti, molti dei quali per morosità incolpevole” e ricorda “l’hashtag ‘Io resto a casa’ lanciato dal governo e condiviso da tutti”. Ma “per stare a casa bisogna avercela una casa”.
12 marzo 2020