“Lo scorso 18 settembre, si è tenuto a Roma l’ultimo di una serie di incontri riguardante l’acquisizione del gruppo Auchan/Sma da parte di Conad, una maxi operazione che coinvolge 18mila lavoratrici e lavoratori. L’abbandono del territorio italiano da parte di Auchan, attraverso la cessione della totalità delle quote azionarie a Bdc – società Conad neocostituita – desta profonda preoccupazione per i possibili impatti negativi dell’operazione sotto il profilo occupazionale, retributivo e dei diritti”. Così una nota di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Roma e Lazio.
“Inoltre il processo di conversione che è stato avviato include meno della metà dei negozi e circa il 30% del personale. Per esempio per il formato Iper le criticità aumentano: gli ipermercati nel mondo Conad sono gestiti con punti vendita di metratura nettamente inferiore agli attuali 4 Iper Auchan di Roma e Fiumicino e questo determina grandi dubbi sulla reale intenzione di Conad di mantenere tutti i rapporti di lavoro in essere. Dubbi ai quali Conad non ha fornito per ora risposte chiare. Nella lista delle ‘certezze mancanti’ va poi inserito il tema del mantenimento dei diritti sindacali e delle tutele della Legge 300/70 per tutti i lavoratori che, nel percorso articolato di affitti e subaffitti di ramo d’azienda, potrebbero ritrovarsi ad essere impiegati in una piccola impresa, magari sotto i 15 dipendenti.