“Un Osservatorio permanente contro le discriminazioni sul lavoro per vigilare sulla corretta applicazione delle normative e per abbattere il gap retributivo tra uomini e donne, corsi di formazione per i quadri sindacali per diffondere le buone pratiche di pari opportunita’, interventi di sensibilizzazione e informazione nelle scuole del territorio della Citta’ metropolitana di Roma, incontri periodici seminariali anche sui luoghi di lavoro, presenza della dimensione di genere anche all’interno della stesura dei contratti decentrati.
Sono i principali obiettivi del protocollo d’intesa siglato stamattina a Palazzo Valentini da Cgil Roma e Lazio, Cisl Roma Capitale Rieti, Uil Lazio e Ugl Utl Roma e provincia con la consigliera di Parita’ della Citta’ metropolitana di Roma Capitale, Flavia Ginevri, per l’avvio di una collaborazione volta alla corretta applicazione della normativa antidiscriminatoria, alla promozione delle pari opportunita’ nel lavoro, alla diffusione della cultura della parita’ e del mainstreaming di genere nelle politiche pubbliche. I rappresentanti sindacali segnaleranno eventuali squilibri di genere e attivita’ discriminatorie nelle aziende sul territorio, e se necessario la consigliera potra’ intervenire in giudizio agendo al fianco delle lavoratrici contro il datore in qualita’ di pubblico ufficiale.
Questo protocollo, ha spiegato Ginevri, “prende le mosse da quello firmato un anno fa a livello regionale e da un lavoro di condivisione, attivita’ e appuntamenti che abbiamo svolto insieme nell’ultimo periodo. È importante siglarlo e datarlo 8 marzo perche’ e’ una data simbolica del nostro impegno comune su questi temi. Questo protocollo supera e amplia quello regionale introducendo una novita’ importante sulla violenza di genere con l’esplicito riferimento alla convenzione di Istanbul del 2015 sulle molestie sessuali sul lavoro: in questo modo possiamo agire in giudizio al fianco delle lavoratrici contro l’azienda in qualita’ di pubblici ufficiali”.
Per Tina Bali’, segretaria della Cgil Roma e Lazio, “e’ il risultato di un lavoro di confronto e condivisione durato mesi. In un’era in cui molti parlano di disintermediazione, metterci intorno a un tavolo ascoltandoci e raggiungendo elementi di forte condivisione e’ importante e valorizza il fatto di essere donne, che stanno diventano il motore del cambiamento di questo Paese. Fra donne nasce la capacita di fare rete al di la’ delle differenze, superando l’idea che tra il sindacato e il mondo istituzionale non serva il momento di confronto, che e’ invece un valore che oggi si va ad aggiungere al risultato del protocollo”.
Francesca Coscarella, segretaria della Cisl Roma Capitale e Rieti, considera il “protocollo un punto di partenza di un lavoro da fare insieme su un territorio importante come quello di Roma e della Citta’ metropolitana. Le donne che sono qui oggi, in rappresentanza di ente, sindacati e categorie, sono intenzionate a spingere il cambiamento e questo e’ il momento opportuno per farlo, ma per avere il cambiamento bisogna costruire alleanze e questa e’ la prima alleanza istituzionale sul territorio, una occasione da cogliere per provare a ragionare insieme partendo dal rafforzamento del ruolo dei Comitati unici di garanzia e dei Comitati di parita’”.
Secondo Laura Latini, segretaria regionale della Uil, “dovremmo insegnare ai nostri uomini e pari grado maschili che la conciliazione vita-lavoro non e’ uno strumento a uso e consumo della donna per coniugare occupazione e famiglia senza sforzo, ma uno strumento di responsabilita’ genitoriale che richiede un diverso approccio di mentalita’ da parte maschile a cui tutti gli uomini dovrebbero partecipare per l’assolvimento delle proprie responsabilita’ familiari. È uno snodo fondamentale da cui passa l’efficienza e l’efficacia produttiva di ogni azienda”.
Come ha sottolineato Luisa Mole‘, delegata alle Pari opportunita’ della Ugl Lazio, “il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro legato al genere per noi e’ di estrema importanza anche se poco conosciuto, e per noi era importante inserirlo nel protocollo. Questo accordo e’ uno strumento di partecipazione e un vero esercizio della democrazia, protocolli cosi’ oltre a definire ruoli, compiti e funzioni ci abituano e ci fanno abituare a questa cultura del confronto e della valorizzazione delle differenze, sono strumenti non solo simbolici ma fortemente operativi”.
12 marzo 2019