“Ieri abbiamo avuto un incontro perché gli assessori coinvolti, quella all’Ambiente per Ama Pinuccia Montanari e quello alle Partecipate Alessandro Gennaro, dichiarano cose differenti, ma non rispondono rispetto alle procedure di licenziamento. Ieri finalmente ci hanno dichiarato che chiederanno ufficialmente, dopo sei mesi dall’avvio delle procedure, se la legge 175 è stata rispettata o no. Una notizia positiva, ma doveva essere fatta prima dell’atto di licenziamento e non dopo. Roma Capitale dunque ha riconvocato le parti sindacali questo pomeriggio alle 15 perché il segretario generale Giampaoletti e l’assessore Gennaro ci spiegheranno finalmente la loro posizione: se ritengono o no illegittimi questi 30 licenziamenti”. Lo ha annunciato durante una conferenza stampa nella sede della Cgil del Lazio di via Buonarroti, il segretario della Filcams Cgil di Roma e Lazio, Luca Battistini.
“Noi da mesi stiamo denunciando che è illegittima la lettera di licenziamento arrivata a 30 lavori di Roma Multiservizi del 19 marzo. Lo è perché la legge Madia scandisce tempistiche e procedure prima del licenziamento nelle società partecipate. Per Multiservizi dunque non si sarebbe potuto licenziare nessuno fino al giugno 2018. Il punto poi è che Roma Capitale con Ama supporta questa procedura di licenziamento nei confronti del lavori della Roma Multiservizi, o perlomeno non ha detto nulla. Siamo in una fase sindacale in cui Roma Capitale non sta dando risposte politiche. Noi come parte sindacale abbiamo fatto alcune proposte, che a volte passavano anche per gli ammortizzatori sociali, ma ci è stato detto di no perché sono ‘strumenti inutili e impropri'”.
Battistini ha quindi spiegato quale sarà la richiesta che la Cgil farà al Comune:”Siamo preoccupati perché a breve ci sarà la presentazione della gara di appalto di mense e ristorazione negli asili e altre 170 lavoratrici di Multiservizi rischiano il posto per un cambio di appalto. Che fine fanno le persone attraverso alla gara a doppio oggetto? Per noi l’unica soluzione per salvaguardare tutti i 3.500 lavoratori è la trasformazione di Roma Multiservizi in società in house di primo livello. Oggi chiederemo una cosa semplice all’amministrazione, cioè se sono d’accordo o no a questa proposta”.