Un doppio appuntamento nella giornata di sabato 6 maggio a Roma per la Cgil. Per il lavoro, per difendere i diritti e costruire insieme “tutta un’altra Italia”.
“Vogliamo segnare questa giornata con la rabbia di chi non riceve quello che gli spetterebbe” ha detto il leader della Cgil Susanna Camusso intervenendo in mattinata alla manifestazione dei precari dei settori pubblici e della conoscenza promossa da Flc, Fp e Nidil Cgil a Palazzo Vidoni.
E le voci e i racconti di lavoratori e precari, di operai e studenti si sono fatti sentire dal palco allestito in piazza San Giovanni Bosco, dove dal primo pomeriggio è in corso la manifestazione nazionale della Cgil che, superati i referendum, prosegue ora la sua battaglia per ottenere la Carta dei diritti universali del lavoro.
Video con alcuni momenti della festa della Cgil in piazza Don Bosco sulle note dei Modena City Ramblers e alcuni passaggi del discorso di Susanna Camusso.
Grande affluenza da tutta Italia, una piazza gremita e colorata, uno slogan che risuona: “riportare il lavoro al centro”.

“Siamo qui per festeggiare una legge ottenuta attraverso un viaggio durato due anni lungo l’Italia. Abbiamo parlato con i lavoratori, abbiamo detto loro che non bisognava essere rassegnati. Oggi possiamo dire che abbiamo vinto, che è stata una grande e straordinaria vittoria collettiva. E che possiamo cambiare questo paese, riscrivere le leggi che non vanno bene e ridare dignità al lavoro” ha dichiarato Susanna Camusso parlando della conversione in legge, lo scorso 19 aprile, del decreto governativo che ha abolito le norme su voucher e appalti.
“La campagna di mobilitazione non è stata una parentesi, ma l’inizio di un percorso per arrivare alla Carta dei diritti, ora incardinata in commissione Lavoro alla Camera. Non è in fondo a un cassetto, sanno di averla ricevuta. Chiediamo che inizi la discussione: non basta dire che c’è, vogliamo che se ne discuta”.
“I lavoratori e le lavoratrici devono tornare ad avere gli stessi diritti, qualunque sia il loro contratto o la loro condizione di lavoro. Si deve tornare al principio che chi lavora deve essere tutelato, deve avere diritto alla malattia, alle ferie. Al di là dei licenziamenti illegittimi deve avere il diritto alla contrattazione, il diritto alla retribuzione”.
Quanto all’articolo 18 “non crediate che ci abbiamo rinunciato – ha sottolineato la Camusso -. Continueremo andando in Europa, a partire dalla Carta dei diritti sociali, e ci impegneremo nella contrattazione per mantenere aperta la questione”.
“La nostra oggi è una festa, per un grande risultato raggiunto, ma è anche un programma di mobilitazione: una festa che ci carica di energia e forza per andare avanti e dire che non smobilitiamo”.
Photo gallery della manifestazione:
6 maggio 2017